Arriva al Teatro Fraschini di Pavia, DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 ore 20.30, “Notorius”, spettacolo che in un ricco apparato scenografico coniuga il rock alla lirica. Tra esplicite citazioni cinematografiche spiccano le performance del corpo di ballo e il talento delle tre cantanti, straordinarie nel rileggere in chiave lirica il rock di “Child In Time” e nel conferire originali sonorità moderne a celebri arie.
“Notorius” è un concerto/spettacolo dove tre cantanti liriche (Sherrita Duran, Romina Novis e Kaori Nagase) eseguono brani pop/rock e medley di lirica e rock. Il tutto è interamente coreografato dalla presenza di otto ballerini e da due musicisti in scena, un chitarrista ed un violinista che eseguono brani solistici, suoni e melodie. Due mondi si fondono: la lirica ed il rock. Vi è inoltre una presenza attoriale, un personaggio che incarna un impresario dei giorni nostri con una discendenza prestigiosa, che racconta e spiega la propria figura citando a tratti situazioni ed eventi che sono rimasti nella memoria di tutti.
Prodotto e distribuito da Anna Vezzoli per Karjllon, lo show porta al pubblico la vocalità e la cultura della classica e quella sensazione di libertà e di divenire continuo che sono insite nel pop-rock. Lo spettacolo nasce e prende forma come un’operazione artistica, con l’intento di essere distribuito su larga scala. Sono infatti in preparazione sia il cd audio, sia il dvd.
Ideato da Gian Riccardo Pera, che ne ha progettato regia e luci, e coreografato da Valeriano Longoni, “Notorius” è uno show che supera le barriere del tempo, creando un armonia di suoni, luci, immagini coreografiche che vanno oltre ogni sensazione umana percettibile; la stessa musica classica e quella rock, che per antonomasia venivano posizionate agli antipodi, per sonorità, strumenti, pubblico, cultura, stili di vita completamente diversi, hanno in realtà molti elementi in comune. Prima fra tutti la connotazione “drammatica”, meglio individuata come “senso del dramma”. Ne abbiamo un esempio lampante ascoltando il brano “Child in time” (Deep Purple) e il brano “Senza mamma”, tratto da Suor Angelica di G. Puccini, che non solo sono nella stessa tonalità, ma contengono entrambi la stessa enfasi drammatica, che nello spettacolo vengono fusi in un medley dall’incredibile impatto scenico ed emotivo.
Attraverso i pirotecnici arrangiamenti di Gian Maria Scattolin, la chitarra elettrica entra nell’opera di Verdi in brani come “Dies Irae”, e si insinua nella lirica ,come nell’assolo di chitarra che in “Vissi d’arte” sembra esserci sempre stato; allo stesso modo il violino esegue la parte solistica di “Stairway to heaven”….
I costumi del corpo di ballo, realizzati dall’Atelier FENICE ROSA di ADONAI di Milano, sono una continua citazione di episodi importanti della storia del cinema e della musica; si va da Arancia Meccanica a Irma la dolce, e le tutine che i ballerini indossano in “Starman” sono la fedele riproduzione di quella indossata da David Bowie nel video originale.
Da qui la presenza sul palco di tre voci liriche, che evocano in forma moderna nelle sonorità, ma molto rigorose nella vocalità, arie d’opera come: “La regina della notte” e “Sempre libera degg’io” e brani rock quali “Blowin in the wind”, “ Starman” e “Because the night”.
Le tre protagoniste. Tutto ruota intorno a loro: musica, coreografie, luci, immagini proiettate su di un maxi schermo. Esse rappresentano l’evoluzione del pianeta delle donne attraverso la storia della musica; si presentano come pronte ad affrontare tutte le situazioni che la stessa evoca e rappresenta, in un alternarsi di voci eleganti che si contrappongono. Vere interpreti non solo di un sound creato per loro, ma di uno spettacolo costruito su di loro.
Afferma il regista Gian Riccardo Pera: “La generazione che da giovane ha apprezzato il rock dei Deep Purple e dei Pink Floyd, e da meno giovane la musica classica e l’opera, ha un’esperienza musicale talmente diversificata nelle sue massime espressioni da poter comprendere e apprezzare questo progetto. Un fenomeno musicale tale da supportare uno spettacolo con una connotazione artistica tanto complessa, quanto lineare e spontanea”.